POST COVID19: LE
VIRTÙ NELLA FORMAZIONE DEI MILLENNIALS
La quinta virtù
cardinale: il buonumore di S. J.
Vincenzo Insolera
di Antonino Giannone ^
Oggi,
nel tempo della globalizzazione e dell’’era digitale che senso ha per l’uomo la parole virtù? Virtù teologali, virtù
cardinali, virtù etiche.
Le
virtù serviranno per la Formazione dei Millennials e della classe dirigente per
realizzare una società migliore per il futuro dell’umanità?
La
nozione di virtù: che cos’è nella società della globalizzazione e dell’era
digitale? La virtù nel vocabolario è descritta come una disposizione dell’uomo
che lo porta a seguire il bene e a fuggire il male. Oggi nel tempo che scorre
velocemente nell’era digitale dei Millennials , senza vincoli e freni, si
riscontra che in generale la virtù è giudicata una realtà noiosa che
infastidisce per la nota di obbligo che comporta. La virtù deformata, com’era
quella degli scribi e dei farisei, al tempo di Gesù Cristo, fu da lui definita:
ipocrisia.
Presso
i Greci, la virtù era indispensabile per avere un uomo
maturo secondo natura.
Elenchiamo le virtù.
Ci sono le tre virtù teologali: Fede, Speranza,
Carità, alle quali vanno aggiunte le
quattro virtù cardinali : Prudenza,
Giustizia, Fortezza, Temperanza.
Si
dicono cardinali, perché si riferiscono al cardine- arnese di ferro in forma di
perno sul quale girano le imposte delle porte e delle finestre. In senso figurato si tratta di un sostegno;
quindi queste virtù sono un sostegno all’esistenza umana, come i Cardinali sono per il Papa e la
Chiesa.
Una
quinta virtù cardinale: il buonumore è stata considerata e descritta da Padre
Vincenzo Insolera
Così
scriveva Insolera: “In dimensione cristiana, la
virtù è amore che si irradia in tutti gli spazi dell’esistenza ed è dall’infinita
bontà di Dio che l’uomo riceve la disposizione al bene e la repulsa al male “–
e proseguiva- “il cristiano sereno e
sorridente testimonia meglio la sua Fede,
perché sa che Dio gli ha dato una vita d’anni sulla terra per un’altra
eterna nell’aldilà. Ha un domani”…. ”Il buonumore porta al buon senso ed il
buon senso porta al buonumore. Umorismo, buonumore, gioia, allegria vanno
d’accordo: sono la stessa famiglia, anche se l’umorista non sempre è uomo di buon umore “
Sono
poi da considerare le virtù etiche
ovvero denominate virtù umane che si
riferiscono a qualunque persona che non si richiama ad una religione specifica.
Ne elenchiamo alcune.
- la
Lealtà:
come rispetto dei valori di correttezza e sincerità
-
il Coraggio:
come giusto mezzo tra la viltà e la temerarietà
- la
Liberalità:
come giusto mezzo tra avarizia e prodigalità
-
la Magnanimità:
come giusto mezzo tra la vanità e l’umiltà
- la Meritocrazia:
la capacità di sapere premiare i più meritevoli
- il Caring:
prendersi cura del prossimo, una virtù che è stata riscoperta ed esaltata da
Papa Francesco nel tempo della pandemia del Covid19;
- Umiltà:
dal latino humus = terra che descrive
il livello del terreno anche la
parola uomo deriva dalla radice sanscrita “bhu”
e poi “hu”, quindi creatura generata dalla terra, creatura
umile. L’umiltà
intesa come sentimento di piccolezza nei confronti della divinità e
dell’universo, è considerata da molte religioni una virtù fondamentale..
Le
generazioni che hanno conosciuto la I^ e II^ guerra mondiale e gli olocausti, riuscendo a salvare la vita e la fede in dio e
nell’uomo, avevano e hanno la virtù
dell’umiltà.
Caratteristiche delle virtù etiche : sin dai
tempi di Aristotele
e
Platone
sono state definite come delle disposizioni
della persona che ci consentono di comportarci bene o male in rapporto alle
nostre passioni; dette anche virtù del carattere o del giusto mezzo, ; è
stato dimostrato ai tempi antichi e moderni che le virtù etiche non sono un fatto spontaneo o meccanico o qualcosa che l’uomo
possiede dalla nascita . L'uomo, per
natura, anche se non possiede le virtù, possiede però la capacità di
acquisirle, attraverso il compimento di attività di un certo tipo, di una certa
qualità.
Virtuoso è
colui che è abituato ad agire moralmente bene, seguendo un'abitudine che non ha
nulla di meccanico e di rigido; il virtuoso è colui che fa seguire alla bontà
dell'atteggiamento soggettivo un comportamento oggettivo retto.
Quale sarà paradigma per il futuro della
società nell’era digitale? Lo stesso paradigma della società della
globalizzazione?
La globalizzazione ha prodotto il risultato della
concentrazione del reddito prodotto dall’umanità concentrandolo in poche decine
di unità di persone/organizzazioni e ha prodotto l’impoverimento di miliardi di
persone? Una constatazione incredibile si
sintetizza nel fatto che l’1% più ricco, sotto il profilo patrimoniale,
deteneva a metà 2019, più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9
miliardi di persone La società post Covid19 sarà fondata sul
benessere di tutti, di molti, di pochi? In tutti Paesi, anche in quei Paesi non dotati di risorse
naturali? Sarà una società basata sulla massima felicità materiale per il maggior
numero di persone? Sarà una
società fondata sulla tutela dei diritti individuali, così importanti da non
dover essere violati nemmeno dalle maggioranze?
In futuro l’uomo, nella sua continuità
antropologica, su quali valori etici e fondanti opererà nell’era digitale?
Negli
ultimi decenni, i valori di mercato sono riusciti a soppiantare le logiche non
di mercato in quasi ogni ambito della vita; la medicina, l’educazione, il
governo, la legge, l’arte, gli sport, persino la vita familiare e le relazioni
personali. Siamo passati dall’avere un’economia di mercato all’essere una
società di mercato. Così scrive il Prof.
Michael J. Sandel dell’Università di
Harvard. Condividiamo
con lui ed altri studiosi in materia di Business&Ethics
che ormai tutti noi, senza averne quasi più la consapevolezza, ci stiamo
abituando a un modo di vivere in cui i valori di mercato penetrano in ogni
aspetto dell’attività umana: la salute, l’istruzione, la sfera familiare, la
natura, l’arte, i doveri civici e così via.
In
Europa, in diversi Paesi e in Italia ci stiamo accorgendo da anni che
l’insoddisfazione e le proteste dei cittadini aumentano e il numero di elettori per i
movimenti e partiti populisti e sovranisti sta sempre più crescendo. Cresce
la frustrazione per un sistema politico incapace di agire per il bene comune o
di occuparsi dei problemi che contano di più e dei bisogni reali dei cittadini.
Si potrebbe auspicare e sperare per il futuro che la “società liquida” sarà una “società virtuosa”?. Ricordiamoci che Virtuoso è colui che è abituato ad agire moralmente
bene, seguendo un'abitudine che non ha nulla di meccanico e di rigido; il
virtuoso è colui che fa seguire alla bontà dell'atteggiamento soggettivo un
comportamento oggettivo retto. Cosa significa e significherà essere virtuosi nell’era digitale? In internet,
come vi si può esercitare la temperanza? E possibile essere giusti, in uno spazio quanto mai
"liquido"? C’è posto e ci sarà posto per le virtù cardinali e
teologali: la Fede, la Speranza e la Carità? Abbiamo fiducia di Sì per una
ripresa delle virtù nella fase del post Covid19 perché questa pandemia sta facendo scoprire a tutti,
in tutto il mondo, la fragilità
dell’uomo senza punti cardini di riferimento nel suo agire. Questi
cardini possono essere le virtù? In generale e per chi non le aveva
ancora conosciute e praticate
specialmente adesso che servirà tanta consapevolezza e responsabilità nell’utilizzo degli strumenti e applicazioni digitali?
La
responsabilità etica darà ai Millennials una nuova consapevolezza per un vero e
proprio comportamento virtuoso da Cittadini laici e da Cristiani
impegnati e Testimoni nel mondo della globalizzazione? Ci auguriamo di Sì.
Naturalmente
la società desiderabile è quella che garantisce benessere, diritti e valori, ma
sembrerebbe
dalle esperienze della storia e dell’ultimo secolo, in particolare, (siamo
ai 100 anni dalla prima guerra mondiale), che la società perfetta sia
tecnicamente irrealizzabile, ma speriamo per il futuro, che non ci sarà dato di
vedere, che sarà possibile una nuova Storia verso un’autentica Civiltà
dell’Amore, come ha pregato Papa
Francesco
^
Prof. Leadership and Ethics
-Fellow
of ICELab Politecnico di Torino. Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della
Produzione e dell’Innovazione tecnologica
- Link Campus University di Roma. Corso di Laurea
Magistrale in Business Management e Gestione aziendale
Michael J. Sandel, Prof. all’Università di
Harvard, in What money can’t buy.
The Moral Limits of Markets. Tradotto
in italiano: Quello che i soldi non
possono comprare, Feltrinelli, 2018.