martedì 27 dicembre 2022

Buon Natale: un saluto ricorrente, ma che significa?

 Buon Natale: un saluto ricorrente, ma che significa?

www.corrierenazionale.net 

EDITORIALE

di Antonino Giannone

Buongiorno Amici e Lettori,

nei giorni che precedono il Natale ci rivolgiamo a chi conosciamo, con il saluto: “Buon Natale”, il che avviene con una reciproca condivisione.

In questo saluti: Buon Natale, c’è ormai un’abitudine, una tale disinvoltura, una consuetudine diffusissima da sempre, tutti la registriamo ed io con Voi, nei sette decenni che ho già vissuto in questo affascinante Viaggio che adesso, per me, si avvia al tempo che si usa denominare “le ultime miglia” che fortunatamente non e’ dato sapere in quanti anni vengono percorse da ciascuno di noi che le ha cominciate!

Vorrei, quindi, richiamare l’attenzione sul significato del Natale con le riflessioni del Card. Angelo Comastri che riporto dalla sua intervista fatta da Nico Spuntoni (www.lanuovabq.it del 23/12)

“Natale vuol dire nascita. Evidentemente nascita di Gesù.

Perché ricordiamo questa nascita, che ha spaccato il tempo ed è diventata il centro della storia?

Il motivo è questo: con l’ingresso di Dio nella storia dell’uomo, con la nascita di Gesù attraverso la Santa Famiglia, «abbiamo la certezza che la storia sta camminando verso una vittoria sicura dei buoni, dei miti, dei misericordiosi, dei puri di cuore e degli operatori di pace. E questa vittoria già si vede nei Santi»

Francesco d’Assisi, umile e povero e mite, è un vincitore che attraversa la storia e ancora oggi attira e affascina tanti giovani.

In tempi più vicini a noi Madre Teresa di Calcutta, umile e povera e mite, ha stupito il mondo e ha lasciato dietro di sé un’eredità meravigliosa di opere di carità a favore dei poveri più poveri.

Il giornalista Indro Montanelli, quando morì Madre Teresa, esclamò: “Se ci fosse una Madre Teresa di Calcutta in ogni continente gli atei scomparirebbero dal mondo e si vergognerebbero di esistere”.

Madre Teresa di Calcutta diceva: “Io con il cuore ho preso domicilio a Betlemme! Lì si capisce cos’è che conta nella vita e cos’è che dobbiamo cercare nella vita per essere veramente felici”.

E Tommaso da Celano riferisce che San Francesco d’Assisi meditava sempre l’umiltà di Betlemme e si commuoveva fino alle lacrime pensando all’umiltà di Dio!

Dobbiamo imparare dai Santi che sono persone piene di stupore e di emozione davanti al Natale di Gesù.

Ma c’è un problema: perché nel mondo resta ancora tanta cattiveria, tanto egoismo, tanta violenza, tante ingiustizie?

Dobbiamo ricordare che i tempi di Dio sono lunghi e pazienti.

Un salmo dice così: “Signore, davanti a Te mille anni sono come un giorno solo, sono come un turno di veglia nella notte”.

Noi siamo chiamati ad anticipare la vittoria sicura dei buoni, dei miti, dei misericordiosi, dei puri di cuore e degli operatori di pace seminando bontà, asciugando lacrime, diffondendo perdono e pace attorno a noi, questo è il messaggio che viene dal Natale di Gesù”.

Pertanto, vorrei sintetizzare i miei personali Auguri per Natale, così:

Di avere luce, che illumini il buio, scaldi il cuore e che ci sostenga nella Fede in Gesù Cristo.

Di desiderare come dono la Pace in Ucraina e in altri Paesi.

Di ricevere ciò che più desideri per condividere con gli altri ciò che di buono hai per il miglioramento del Bene Comune.

Di avere uno sguardo che sappia cogliere la bellezza

Di prenderci cura del Creato= Ambiente + Persona, secondo i principi della Laudato Si’ di Papa Francesco

Il Natale è anche dono della benevolenza di Dio, che ci chiama all’umiltà, una difficile virtù etica, per ottenere la gioia finale della vita eterna che Gesù ha promesso a tutta l’Umanità.

Buon Natale a Tutti

Antonino Giannone

– Prof. Leadership and Ethics

– Presidente Comitato Scientifico Fondazione Democrazia Cristiana/Fiorentino Sullo


Antonino Giannone

domenica 26 dicembre 2021

Un tempo , fino agli anni 70/80, il Natale era una festa religiosa In Famiglia

 


Un tempo , fino agli anni 70/80, il Natale era una festa religiosa vissuta in intimità nelle famiglie dove Genitori, Nonni  e Nipoti la vivevano insieme.

Niente feste nelle piazze o nei ristoranti. Niente viaggi in Paesi esotici.

Gli Anziani della mia generazione ricordano la magia delle tavolate con tutti i Membri delle Famiglie generate dalle radici dei propri Nonni.

In tanti eravamo riuniti,  si recitava una preghiera davanti al Presepe, poi la processione in casa con il più piccolo Nipote che portava il Bambino Gesù  nelle sue mani, mentre tutti Noi lo  accompagnavamo con i canti del Natale.

I Nonni facevano il bilancio dell’Anno trascorso  e  regalavano la strenna a Figli e Nipoti.

Oggi il Covid19  costringe chi è capace di apprezzare questa tradizione a un ritorno al passato, se si è ricchi di affetti e pieni di fiducia e speranza non tutto il male viene per nuocere.

Dobbiamo riprendere fiducia in noi stessi e nella comunità alla quale apparteniamo.

Tanti auguri a tutti per il S. Natale, da un anziano Nonno che si chiama, come suo Nonno, come si usava in passato, e che non lo ha potuto conoscere perché fu investito nel 1943 a Palermo da Militari americani in stato di ebbrezza. Una causa legale durata 30 anni per il riconoscimento di una modesta pensione alla Nonna Lucia Notaro, sorella di Finuccia, Nonna del Beato Don Pino Puglisi, che fu ucciso dalla Mafia a Brancaccio perché cercava di sottrarre i giovani Millennials dall’attrazione verso le sicurezze economiche offerte dalla criminalità organizzata!

“Il presente del passato è  la memoria, il presente del presente e’ la visione, il presente del futuro è l’attesa”. S. Agostino

Auguri di un S. Natale ai Millennials e Buon Anno 2022, nel quale auguro a Tutti di scoprire valori di umanesimo, etici e cristiani, per realizzare una Società migliore rispetto a quella basata sulla globalizzazione e sul dominio del più forte sul più debole. 

“Il potere della grande finanza speculativa che investe bilioni di dollari che si sarebbero potuti spendere in investimenti produttivi sono stati invece usati per riacquistare azioni proprie in modo da aumentare il prezzo delle azioni, arricchendo i più ricchi, ma senza garantire un’attività significativa o costante né beni utili.2 (rif. Noam Chomsky, Precipizio. Il Capitale all’attacco della democrazia e il dovere di cambiare rotta. Ed. Ponte delle Grazie, 2021).

La finanza speculativa sta sgretolando le democrazie liberali e alimenta il pensiero che non considera più necessari i vecchi e i più fragili perché si vuole attuare una “politica dello scarto”, che è stata tante volte denunciata.

Ai Millennials, ispirati dall’Umanesimo integrale, dall’etica ecologica affidiamo la Mission della tutela del Creato, come ha spiegato Papa Francesco nell’Enciclica Laudato Si’, per realizzare un mondo migliore con al centro sempre la persona e la sua dignità, un miracolo nell’era digitale.

La Speranza del messaggio di Gesù Bambino dopo 2021 anni resiste al Relativismo e Nichilismo senza Dio. 
“Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio” Gv 1,1
 
Antonino Giannone^
Presidente Comitato Scientifico Fondazione Democrazia Cristiana/Fiorentino Sullo

giovedì 21 gennaio 2021

 POST COVID19: LE VIRTÙ NELLA FORMAZIONE DEI MILLENNIALS 

La quinta virtù cardinale: il   buonumore di S. J. Vincenzo Insolera [1]

di Antonino Giannone  ^

Oggi, nel tempo della globalizzazione e dell’’era digitale  che senso ha per l’uomo la parole virtù? Virtù teologali, virtù cardinali, virtù etiche.

Le virtù serviranno per la Formazione dei Millennials  e della classe dirigente  per   realizzare una società migliore per il futuro dell’umanità?

La nozione di virtù: che cos’è nella società della globalizzazione e dell’era digitale? La virtù nel vocabolario è descritta come una disposizione dell’uomo che lo porta a seguire il bene e a fuggire il male. Oggi nel tempo che scorre velocemente nell’era digitale dei Millennials , senza vincoli e freni, si riscontra che in generale la virtù è giudicata una realtà noiosa che infastidisce per la nota di obbligo che comporta. La virtù deformata, com’era quella degli scribi e dei farisei, al tempo di Gesù Cristo, fu da lui definita: ipocrisia.

Presso i Greci, la virtù era indispensabile per avere un   uomo  maturo secondo natura.

Elenchiamo le virtù.

Ci sono le tre virtù teologali: Fede, Speranza, Carità, alle quali vanno aggiunte le quattro virtù cardinali :  Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza.

Si dicono cardinali, perché si riferiscono al cardine- arnese di ferro in forma di perno sul quale girano le imposte delle porte e delle finestre.  In senso figurato si tratta di un sostegno; quindi queste virtù sono un sostegno all’esistenza umana, come i Cardinali   sono per il Papa  e  la Chiesa.

Una quinta virtù cardinale: il buonumore è stata considerata e descritta da   Padre Vincenzo Insolera

Così scriveva Insolera:  “In dimensione cristiana, la virtù è amore che si irradia in tutti gli spazi dell’esistenza ed è dall’infinita bontà di Dio che l’uomo riceve la disposizione al bene e la repulsa al male “– e proseguiva-  “il cristiano sereno e sorridente testimonia meglio la sua Fede,  perché sa che Dio gli ha dato una vita d’anni sulla terra per un’altra eterna nell’aldilà. Ha un domani”…. ”Il buonumore porta al buon senso ed il buon senso porta al buonumore. Umorismo, buonumore, gioia, allegria vanno d’accordo: sono la stessa famiglia, anche se l’umorista non  sempre è  uomo di buon umore  [2]

Sono poi da considerare le virtù etiche ovvero denominate virtù umane   che si riferiscono a qualunque persona che non si richiama ad una religione specifica. Ne elenchiamo alcune.

- la Lealtà: come rispetto dei valori di correttezza e   sincerità

- il Coraggio: come giusto mezzo tra la viltà e la temerarietà

- la Liberalità: come giusto mezzo tra avarizia e prodigalità

- la Magnanimità: come giusto mezzo tra la vanità e l’umiltà

- la Meritocrazia: la capacità di sapere premiare i più meritevoli

- il Caring: prendersi cura del prossimo, una virtù che è stata riscoperta ed esaltata da Papa Francesco nel tempo della pandemia del Covid19;

- Umiltà: dal latino humus = terra che descrive il livello del terreno anche la parola uomo deriva dalla radice sanscrita “bhu” e poi “hu”, quindi creatura generata dalla terra, creatura umile. L’umiltà intesa come sentimento di piccolezza nei confronti della divinità e dell’universo, è considerata da molte religioni una virtù fondamentale.. Le generazioni che hanno conosciuto la I^ e II^ guerra mondiale e gli olocausti, riuscendo a salvare la vita e la fede in dio e nell’uomo, avevano e hanno la virtù dell’umiltà.

Caratteristiche delle virtù etiche : sin dai tempi di Aristotele [3]e Platone[4] sono state definite come delle disposizioni della persona che ci consentono di comportarci bene o male in rapporto alle nostre passioni; dette anche virtù del carattere o del giusto mezzo, ; è stato dimostrato ai tempi antichi e moderni che le virtù  etiche  non sono un fatto spontaneo  o meccanico o qualcosa che l’uomo possiede dalla nascita . L'uomo, per natura, anche se non possiede le virtù, possiede però la capacità di acquisirle, attraverso il compimento di attività di un certo tipo, di una certa qualità.

Virtuoso è colui che è abituato ad agire moralmente bene, seguendo un'abitudine che non ha nulla di meccanico e di rigido; il virtuoso è colui che fa seguire alla bontà dell'atteggiamento soggettivo un comportamento oggettivo retto.

Quale sarà paradigma per il futuro della società nell’era digitale? Lo stesso paradigma della società della globalizzazione? 

La globalizzazione ha prodotto il risultato della concentrazione del reddito prodotto dall’umanità concentrandolo in poche decine di unità di persone/organizzazioni e ha prodotto l’impoverimento di miliardi di persone? Una constatazione incredibile si sintetizza nel fatto che l’1% più ricco, sotto il profilo patrimoniale, deteneva a metà 2019, più del doppio della ricchezza netta posseduta da 6,9 miliardi di persone[5] La società post Covid19 sarà fondata sul benessere di tutti, di molti, di pochi? In tutti Paesi, anche in quei Paesi non dotati di risorse naturali?  Sarà una società basata sulla massima felicità materiale per il maggior numero di persone? Sarà una società fondata sulla tutela dei diritti individuali, così importanti da non dover essere violati nemmeno dalle maggioranze?

In futuro l’uomo, nella sua continuità antropologica, su quali valori etici e fondanti opererà nell’era digitale?

Negli ultimi decenni, i valori di mercato sono riusciti a soppiantare le logiche non di mercato in quasi ogni ambito della vita; la medicina, l’educazione, il governo, la legge, l’arte, gli sport, persino la vita familiare e le relazioni personali. Siamo passati dall’avere un’economia di mercato all’essere una società di mercato. Così scrive il Prof. Michael J. Sandel dell’Università di Harvard.[6] Condividiamo con lui ed altri studiosi in materia di Business&Ethics che ormai tutti noi, senza averne quasi più la consapevolezza, ci stiamo abituando a un modo di vivere in cui i valori di mercato penetrano in ogni aspetto dell’attività umana: la salute, l’istruzione, la sfera familiare, la natura, l’arte, i doveri civici e così via.

In Europa, in diversi Paesi e in Italia ci stiamo accorgendo da anni che l’insoddisfazione e le proteste dei cittadini aumentano e il numero di elettori per i movimenti e partiti populisti e sovranisti sta sempre più crescendo. Cresce la frustrazione per un sistema politico incapace di agire per il bene comune o di occuparsi dei problemi che contano di più e dei bisogni reali dei cittadini.

Si potrebbe auspicare e sperare per il futuro che la “società liquida” [7]  sarà una “società virtuosa”?. Ricordiamoci che Virtuoso è colui che è abituato ad agire moralmente bene, seguendo un'abitudine che non ha nulla di meccanico e di rigido; il virtuoso è colui che fa seguire alla bontà dell'atteggiamento soggettivo un comportamento oggettivo retto. Cosa significa e significherà essere   virtuosi nell’era digitale? In internet, come vi si può esercitare la temperanza? E possibile essere giusti,   in uno spazio quanto mai "liquido"? C’è posto e ci sarà posto per le virtù cardinali e teologali: la Fede, la Speranza e la Carità? Abbiamo fiducia di Sì per una ripresa delle virtù nella fase del post Covid19 perché  questa pandemia sta facendo scoprire a tutti, in tutto il mondo, la fragilità  dell’uomo senza punti cardini di riferimento nel suo agire. Questi cardini possono essere le virtù? In generale e per chi non le aveva ancora conosciute e  praticate specialmente  adesso  che servirà tanta  consapevolezza e responsabilità  nell’utilizzo degli strumenti e applicazioni digitali? La responsabilità etica darà ai Millennials una nuova consapevolezza per un vero e proprio comportamento virtuoso da Cittadini laici e da Cristiani impegnati e Testimoni nel mondo della globalizzazione? Ci auguriamo di Sì.

Naturalmente la società desiderabile è quella che garantisce benessere, diritti e valori, ma sembrerebbe dalle esperienze della storia e dell’ultimo secolo, in particolare, (siamo ai 100 anni dalla prima guerra mondiale), che la società perfetta sia tecnicamente irrealizzabile, ma speriamo per il futuro, che non ci sarà dato di vedere, che sarà possibile una nuova Storia verso un’autentica Civiltà dell’Amore, come ha pregato  Papa Francesco[8]

^ Prof. Leadership and Ethics

-Fellow of ICELab Politecnico di Torino. Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Produzione e dell’Innovazione tecnologica

- Link Campus University di Roma. Corso di Laurea Magistrale in Business Management e Gestione aziendale


[1] S.J. Vincenzo Insolera  della Compagnia di Gesù, ha dedicato tutta la sua lunga vita al servizio di Cristo e della Chiesa. Per oltre cinquant’anni ha animato a livello nazionale il movimento più diffuso di spiritualità ignaziana tra i laici nel mondo intero: la Congregazione Mariana, rinnovata dopo il Concilio con nuovo nome di Comunità di Vita Cristiana (CVX). Amico e sostenitore della Lega Missionaria Studenti e della rivista GentesFonte: Vincenzo Insolera

[2] S.J., La quinta virtù cardinale: il buonumore Ed. CVX  dell’Annunciazione- Roma. Nota: Pubblico questo doveroso ricordo di Padre Vincenzo Insolera, che negli anni ’60, mi diede una preziosa assistenza spirituale e di devozione alla Madonna, quando collaborai con Lui nella segreteria della Congregazione Mariana.  Padre Insolera  mi fece l’onore di celebrare il mio Matrimonio con Maria Grazia Labellarte nella Basilica di San Nicola a Bari il 19 Aprile 1971

[3] Aristotele, filosofo greco (384-322 a.C.), considerato, con Platone, tra i più grandi filosofi dell’epoca antica. 

[4] Platone, filosofo greco (427-347 a.C.), è considerato, con Aristotele, tra i più grandi filosofi dell’epoca antica.  

[5] Rapporto OXFAM 2019, pubblicato in occasione del Summit di Davos del 2020.

[6] Michael J. Sandel, Prof. all’Università di Harvard, in What money can’t buy. The Moral Limits of Markets. Tradotto in italiano: Quello che i soldi non possono comprare, Feltrinelli, 2018. 

[7] Zygmunt Bauman, tra i massimi studiosi della società della globalizzazione. Ha sviluppato la teoria della società liquida in Modernità liquida, Laterza, 1999. 

[8] Preghiera per la pandemia Coronavirus, da solo, dalla Basilica di San Pietro in Vaticano, 27 marzo 2020

domenica 15 marzo 2020

Etica professionale e Leader nella società della globalizzazione.


Etica Professionale e Leader nella società della globalizzazione.
di Antonino Giannone
Editore C.L.U.T. (www.clut.it) – Politecnico di Torino, Giugno 2019.
Quarta di copertina

La società civile, nel tempo della globalizzazione e dell’era digitale, si trova all’interno di un complesso processo culturale; sembra che condizioni per la democrazia siano il relativismo culturale e il pluralismo etico, come se tutte le possibili concezioni della vita avessero la stessa verità e un uguale valore. L’amalgama di una società: l’Etica, con alcuni valori condivisi, si è andata affievolendo fino a scomparire.
Una persona senza Etica è sempre più esposta e senza difese, verso una deriva priva di valori umani. L’Etica può ricaricare le pile dell’uomo, e potrebbe dare quella nuova energia a chi esercita una professione: medico, giornalista, avvocato, commercialista, ingegnere, magistrato, professore, politico, a tutti coloro che svolgono un ruolo nella società e specialmente ai giovani in formazione; questi, attraverso la consapevolezza dei valori dell’Etica, avrebbero un sostegno a sviluppare un percorso professionale più integrato ed equilibrato. (così scrivevo nel 2010 in Elementi di politica aziendale e innovazione tecnologica Ed. Cacucci).
Anche per le aziende si pone il problema dell’Etica perché ogni azienda, nella sua strategia di sviluppo, non può più trascurare l’Etica del Business, cioè la complessa relazione tra Etica e ambito economico e gestionale. Oggi e in futuro, gli Imprenditori, i Manager, i Professionisti sentono la necessità di dover operare con una corretta condotta etica.
Attraverso questo libro, auguro a ciascuno Studente e Laureando dell’era digitale di scoprire e fare propri i valori delle virtù etiche: Onestà. Correttezza, Lealtà, Perseveranza, Equità, Coraggio, per autorealizzarsi come belle persone e per contribuire al miglioramento del bene comune della società.
Chesterton diceva: La libertà è assumersi la responsabilità di quello che si sta facendo, in relazione a sé stessi e al mondo. Verrà il momento in cui dovremo combattere per dichiarare che l’erba è verde. Il momento è venuto. Dobbiamo “combattere”.
Antonino Giannone


domenica 11 giugno 2017

La bellezza di Insegnare ai giovani della futura classe dirigente

In occasione del mio compleanno (11/Giugno/2017) mi ha scritto per farmi gli Auguri, l'Ing. Carolina Biscaglia, una mia ex Alunna di 3 anni fa del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Produzione e dell'Innovazione tecnologica del Politecnico di Torino: 
Socrate dice: 
L’insegnante mediocre racconta. 
Il bravo insegnante spiega. 
L’insegnante eccellente dimostra. 
Il maestro ispira.
Grazie per l'esempio, il modello, l'ispirazione di una vita ed una carriera vissuta nel segno dei valori Etici e Morali che solo i più grandi riescono a testimoniare con umiltà e gioia e spirito di servizio, come fa Lei. 
Buon compleanno, Prof!

Ho postato su Facebook questa risposta.
Il bello di essere Docente per giovani che si accingono a diventare classe dirigente: ricevere nuovi stimoli sia dalle loro critiche, sia dalla loro testimonianza di aver condiviso l'insegnamento e il Saper Essere. 
Grazie Carolina.